Una delle caratteristiche distintive dell’acciaio inox è la possibilità di applicare diverse finiture superficiali che migliorano non solo l’aspetto estetico ma anche le prestazioni in specifici contesti di utilizzo.
L’acciaio inossidabile presenta varie qualità a seconda dell’uso. E’ un materiale versatile e resistente, e viene ampiamente utilizzato in vari settori grazie alle sue proprietà anti-corrosive e alla sua longevità.
Nel settore metalmeccanico, per la realizzazione di carterature e protezioni, viene principalmente impiegato l’acciaio inox AISI 304, che si differenzia dall’AISI 316 per la maggiore presenza di nichel e molibdeno, che lo rendono più resistente alla corrosione e adatto per settori come quello alimentare e navale.
Le finiture dell’acciaio inox si dividono in diverse categorie.
Finiture meccaniche:
- La finitura satinata, ottenuta tramite abrasioni, che conferisce al materiale un aspetto opaco e uniforme, apprezzato per la sua eleganza e modernità.
- La lucidatura a specchio, che rende la superficie estremamente lucida e riflettente, ideale per lavandini ed elettrodomestici, per scopi decorativi e per ridurre l’attrito superficiale.
- Le finiture a chicco di riso o mandorlate, che prendono il nome dalla loro forma in rilievo rispetto alla lamiera.
- Le finiture colorate, che offrono varie tonalità opache o lucide.
Finiture chimiche ed elettrochimiche:
- Il decapaggio, un processo chimico che rimuove ossidi e contaminanti dalla superficie dell’acciaio inossidabile. Viene solitamente eseguito utilizzando soluzioni acide che sciolgono gli ossidi metallici. Il risultato è una superficie pulita ed uniforme, pronta per ulteriori lavorazioni o per l’uso finale.
- La passivazione, processo che non cambia l’aspetto del materiale ma migliora significativamente la sua resistenza alla corrosione. Comporta l’immersione dell’acciaio in una soluzione acida che rimuove le impurità e crea uno strato protettivo. E’ particolarmente utile per applicazioni in ambienti corrosivi, come l’industria alimentare e quella chimica.
- L’elettrolucidatura, che consiste nell’immersione dell’acciaio in una soluzione elettrolitica e nell’applicazione di una corrente elettrica. Si rimuove uno strato sottile di materiale dalla superficie, riducendo la rugosità e rendendo l’acciaio lucido e uniforme. E’ particolarmente utile per applicazioni dove l’igiene è fondamentale, come nel settore alimentare e medico.
- L’anodizzazione, processo che crea uno strato di ossido sulla superficie del metallo mediante un processo elettrochimico. Può migliorare la resistenza alla corrosione e l’aderenza per pitture o rivestimenti. Tuttavia, è utilizzata meno frequentemente rispetto ad elettrolucidatura e passivazione, per via della complessità del processo e della disponibilità di alternative più efficaci per l’acciaio inossidabile.
In conclusione, l’acciaio inossidabile è considerato uno dei materiali più ecologici, non necessitando di trattamenti chimici per proteggerlo nel tempo e potendo essere riciclato senza impatto ambientale una volta giunto al termine del suo ciclo di vita.

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